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L’estate è ormai ai titoli di coda e, anche se i cambiamenti climatici rendono le stagioni sempre più incerte, dobbiamo prepararci ai primi freddi.

Quali sono le temperature, per legge e soprattutto per la nostra salute, consigliate per le nostre case e ambienti lavorativi? Il Decreto del Presidente della Repubblica 412/1993 suddivide l’Italia in zone climatiche, dalla A alla F, che prevedono differenti date in cui poter accendere e spegnere il riscaldamento a seconda dei gradi giorno.

La zona F è quella alpina, senza limitazioni, mentre la E è la Padana, con la possibilità di accendere il riscaldamento dal 15 ottobre al 14 aprile, per massimo 14 ore al giorno. La temperatura consigliata nelle abitazioni è di 20 gradi centigradi (al massimo), con una tolleranza di due gradi in più o in meno, mentre per gli ambienti lavorativi è di 18 gradi, sempre con due gradi di tolleranza.

È molto importante considerare il fattore umidità, che dovrebbe oscillare intorno al 40 o 50%. Se tassi troppo alti, superiori al 70 o 80%, acuiscono la sensazione di freddo umido, percentuali troppo basse, inferiori al 20%, possono provocare problemi respiratori, difficoltà di salivazione.

Sia per fabbriche e uffici, sia per le abitazioni è inoltre fondamentale fare in modo che non ci siano eccessivi sbalzi di temperatura fra un ambiente e l’altro (o una stanza e l’altra), così come sarebbe opportuno regolare le temperature in base alla destinazione d’uso dell’ambiente e al suo utilizzo: in cucina o nelle aree produttive più calde la temperatura andrebbe abbassata di almeno un paio di gradi rispetto agli altri ambienti.

Tutti questi accorgimenti sono molto semplici, ma anche molto importanti, sia per la nostra salute, sia per una corretta gestione dei consumi (e delle spese), sia ancora per una riduzione delle emissioni inquinanti. È risaputo, infatti, che le stagioni in cui le città sono più inquinate siano proprio autunno e inverno.

A questo proposito, la nostra esperienza quarantennale ci consente di immettere sul mercato prodotti inerenti alla termoregolazione che sono dei piccoli concentrati di tecnologia. La nostra centralina di termoregolazione T-REG300, ad esempio, consente di mantenere sotto controllo la temperatura degli ambienti acquisendo i dati della temperatura derivanti dalle sonde interne ed esterne. È una centralina molto versatile, che può essere collegata alla valvola miscelatrice o al bruciatore. Queste caratteristiche la rendono quindi perfetta per gestire al meglio il riscaldamento in ambienti, lavorativi e non, con numerose stanze o di grandi dimensioni: fabbriche, condomini, ville.

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